Informazioni del territorio : Buone pratiche di conservazione degli oli essenziali - caratteristiche degli oli essenziali - Le acque aromatiche - Metodi di estrazione degli oli essenziali - Oli essenziali biologici - Oli essenziali e funzionalità astrologiche - Oli essenziali e note olfattive - Olio essenziale di eucalipto - olio essenziale di lavanda - olio essenziale di limone - olio essenziale di rosmarino - olio essenziale di salvia - olio essenziale di timo - Pratica operativa nella estrazione degli oli essenziali - Purificazione e rettifica degli oli essenziali - Rendimento nella estrazione degli oli essenziali - Utilizzo degli oli essenziali
Nell’era dei sulfamidici, degli antibiotici, degli ormoni, dei prodotti sintetici può sembrare strano proporre un metodo terapeutico efficace, talvolta anche spettacolare, con il solo impiego di piante e/o dei loro Oli Essenziali ma innumerevoli esperienze, come anche il rinnovato interesse che stanno destando, giustificano la legittimità e la longevità delle cure con piante ed i loro Oli Essenziali.
Nell'Antichità
I Principi Attivi delle piante erano sconosciuti in età antica tuttavia si conoscevano le loro proprietà curative e questo bastava. E’ molto probabile che gli Antichi potessero contare su alcune capacità sensoriali molto più acute rispetto a quelle oggi in dote a noi uomini moderni. Non ci sono dubbi che utilizzare le virtù dei vegetali per mantenere o recuperare la salute risalga all’antichità. «Molte cose, dimenticate da tempo, rinasceranno» diceva Orazio. In realtà, non esistono cure antiche quanto la Fitoterapia e l’Aromaterapia; né che abbiano fornito pari prove di efficacia anche se, come tutte le cose, hanno conosciuto, di volta in volta, il favore e l’oblio. L’efficacia è attestata da innumerevoli esempi tipo:
- Le straordinarie proprietà della cipolla. La cipolla fa sparire di colpo il dolore lancinante di una puntura di vespa e si rivela molto preziosa nel diabete grazie alla glucochinina, un ormone vegetale dall'azione ipoglicemizzante. Le virtù afrodisiache della cipolla erano sfruttate per vari scopi. Oggi sappiamo che il succo di cipolla, di fronte allo stafilococco e ad altri germi microbici, si comporta come un antibiotico.
- La salvia era considerata sacra dai Latini che la impiegavano già per le sue molteplici virtù. Le sue proprietà regolano e facilitano le mestruazioni. Solo recentemente se n’è avuta la spiegazione con la scoperta di una sostanza estrogena (ossia che provoca il ciclo nella donna e in tutte le femmine dei mammiferi).
- Per calmare le scottature si applicava una miscela di Oleoliti di lavanda, timo, geranio, rosmarino e salvia fasciandola con alcuni giri di garza per semplice protezione. Di solito il giorno successivo i problemi erano risolti ed i legamenti non conservavano la minima traccia delle lesioni.
Ogni epoca ha avuto anche le sue ricette:
- Gli Egiziani, maestri nell'arte dell'imbalsamazione, utilizzavano miscele a base di resine e di essenze;
- I Greci avevano adottato l’uso di profumi e se ne servivano per curarsi. I Romani coltivavano le piante aromatiche;
- Nel Medioevo, le donne dell'alta società avevano le loro ricette personali.
Da qualche centinaia di anni
Si sono iniziati a studiare ed a scoprire i principi attivi costitutivi delle varie piante. Noi oggi spesso ci limitiamo a riscoprire con altri mezzi quello che anticamente già si conosceva.
Per esempio si è potuto scoprire come:
- esista nella foglia del noce un Principio antibiotico Attivo contro la malattia del carbonchio;
- sia presente in alcune specie di artemisia un Principio Attivo molto efficace contro la malaria;
- l’aglio contenga due potenti principi antibiotici contro lo stafilococco;
- un solo chiodo di garofano abbia proprietà antisettiche che permettono la conservazione delle carni;
- l’essenza di timo distrugga il bacillo del carbonchio, avendo un potere battericida superiore al fenolo, e per questo sia stato considerato per molto tempo come il prototipo dell’antisettico.
Per concludere questa carrellata ricordiamo la liquirizia, nota soprattutto per le sue proprietà digestive e anti-ulcerose e che vegetali, fra cui il cerfoglio, il prezzemolo, il salice, la malva rosa, il tulipano contengono ormoni.
Fitoterapia e Aromaterapia
La Fisioterapia e l’Aromaterapia possiedono il raro privilegio di essere allo stesso tempo le più antiche e le più attuali delle terapie. A grandi linee, comunque utilizzate, fresche, in polvere, in infuso, in decotto, per via orale o esterna (inalazioni, linimenti, bagni, cataplasmi...) le piante non hanno mai deluso le speranze in esse riposte. Tuttavia, le piante avranno la massima efficacia se saranno state raccolte al momento opportuno nei luoghi giusti, se saranno state essiccate e conservate correttamente, se saranno utilizzate scientemente. Il contenuto di Oli Essenziali (dallo 0,01 al 15% ed oltre) in certe famiglie di vegetali, raccolte fresche e nel loro ottimale periodo balsamico (maturazione), è abbondante e di quantità diverse nell'ambito della stessa specie in dipendenza del clima e del tipo di terreno in cui sono cresciute le piante stesse. Le piante che vivono in climi caldi, per esempio, contengono una quantità di Oli Essenziali mediamente maggiore di quelle cresciute in climi più freddi. Particolare importanza assume la “provenienza” della pianta aromatica. Le condizioni ambientali in cui è vissuta (natura del terreno, variazioni annuali/stagionali di umidità e temperatura, fattori ecologici, ecc.) condizionano quantità e composizione dell'essenza da essa prodotta. Oggi, moltissimi preparati farmaceutici utilizzano le proprietà delle piante. Molte persone, spesso senza saperlo, praticano quotidianamente fito e aroma terapia.
La terapeutica basata sugli Oli Essenziali
La terapeutica basata sugli Oli Essenziali è antica e se, nonostante i numerosi studi scientifici, non si può ancora concludere con certezza il come agiscano, il loro interesse terapeutico rimane.
A differenza di tanti farmaci moderni gli Oli Essenziali, eccetto rarissime eccezioni e nel caso di individui predisposti, non sono causa d’incidenti; anche per questa considerazione incoraggia ad utilizzarli.
Molti Oli Essenziali sono una mescolanza di carburi e sostanze ossigenate e vi ritroviamo gran parte delle funzioni chimiche delle materie organiche: carburi d’idrogeno o terpeni come il timeno; alcool come il geraniolo e il linalolo; aldeidi come l’essenza di mandorle il citrale; esteri come gli acetati di bomeolo e di linalite; chetoni come il tuione; fenoli come l’eugenolo, il timolo, il carvacrolo...
La volatilità contrappone gli Oli Essenziali agli oli “fissi" o "grassi", i quali sono lipidi e non distillabili in corrente di vapore.
Gli Oli Essenziali possono essere contenuti nelle parti più svariate di una pianta:
*) Sommità fiorite (come per Lavanda, Rosmarino, Salvia, Timo, ecc.)
*) Fiori (come per Camomilla, Arancio, Gelsomino, Violetta, Reseda, ecc.)
*) Foglie (Alloro, Eucalipto, Geranio, Salvia, Tea Tree, ecc.)
*) Frutti (Ginepro, ecc.)
*) Scorza dei frutti (Arancio amaro, Bergamotto, Limone, ecc.)
*) Radici e Rizomi (Zenzero, ecc.)
*) Cortecce (Cannella, ecc.)
*) Legno (Sandalo, ecc.)
*) Semi (Mandorlo amaro, ecc.)
*) Steli (Menta, ecc.)
*) Rametti (Cipresso, ecc.)
*) Gemme (Betulla, ecc.)
*) Resina (Incenso, ecc.)
In molte piante gli Oli Essenziali sono contenuti in più parti, per esempio: fiori e foglie, o foglie e steli, o foglie e rametti. Nelle conifere per esempio li troviamo in pratica in tutte le loro parti e possono anche avere caratteristiche differenti fra loro.
Come si presentano gli Oli Essenziali
Gli Oli Essenziali sono in genere liquidi a temperatura ambiente, con odore aromatico, incolori o di colore giallo pallido o giallo arancio e, di rado, di colore blu o verde blu. Il colore tende a diventare più scuro con il passare del tempo per via di trasformazioni chimiche quali l'ossidazione. Hanno sapore acre piccante, sono infiammabili e bruciano con fiamma fuligginosa. La loro densità, salvo alcune eccezioni, è inferiore a uno ovvero inferiore a quella dell'acqua. Sono insolubili o quasi in acqua la quale, se usata per la distillazione, ne prende l'odore e viene denominata "Acqua aromatica".
Gli Oli Essenziali risultano facilmente trascinabili (vaporizzabili) dal vapore acqueo nonostante il loro alto punto di ebollizione (150- 300 °C). Sono solubili nell'alcool, nell'etere, nei solventi organici e negli Oli fissi. Non pochi Oli Essenziali figurano nelle farmacopee mondiali.
Gli Oli Essenziali si distinguono dagli oli grassi e fissi e che macchiano la carta in modo permanente, perché si volatilizzano col calore e la loro macchia sulla carta scompare rapidamente.
Gli Oli Essenziali hanno rivelato poco a poco i loro segreti con l’avvento della chimica organica dalla fine del XIX secolo. Tuttavia, non sono state ancora svelate nella loro interezza. Esse ci offrono più composti nuovi di quanti tutti i chimici del mondo siano in grado di sintetizzare in mille anni di sforzi. Nondimeno, oggi si sa che sono miscugli di numerosi componenti: terpeni, alcool, esteri, aldeidi, chetoni, fenoli
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